Fakebot: la situazione a dicembre
Su Twitter si può assistere alla guerra dei fakebot: bot contro bot in una guerra all’ultimo sangue.
“Isaydata siete stati oggetto dell’operazione fake bot’ per aver creato utenti falsi per propaganda politica in Italia. 947 dei vostri 2500 account sono stati hackerati”
Cerchiamo di spiegare il meglio possibile la situazione e quanto successo. Verso la fine dell’anno il blogger e – stando alla bio – debunker David Puente punta il dito contro un’azienda accusandola di aver creato molteplici bot che da anni twittano. Ma cosa twittano questi fakebot? L’argomento in discussione è L’Aquila (in particolare la situazione abitativa e la restituzione delle case). L’azienda in questione, IsayData, risponde all’Agi dichiarandosi sgomenta e stupita, convinta di essere stata raggirata.
Fakebot: la situazione a gennaio
Una settimana fa, più o meno, ecco cosa succede: una sfilza di fake accounts inizia a twittare il post citato inizialmente. Inoltre, specifica di aver hackerato i profili finti. Chi è il colpevole? @ItalyFakeBotWar rivendica l’attacco e specifica di essere entrato all’interno dei server aziendali e di aver composto i tweet utilizzando gli account di cui era stata precedentemente negata la creazione. Per completare il tutto, lo stesso tweet viene anche proposto dall’account di IsayData.
Fakebot: la conclusione della vicenda
A seguire una serie di ulteriori tweet che invita professionisti e addetti ai lavori a scrivere dell’accaduto. Il messaggio utilizzato è il seguente:
“Hey #giornalisti , it’s better if you talk about the biggest #FakeBotNet in Italy for FakePropaganda”.
Ad oggi l’hashtag dedicato #OperationFakeBot, pare aver terminato i suoi effetti. Tuttavia, non sarebbe così sbagliato aspettarsi degli strascichi…
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